E se le cose stessero in modo diverso?
E se quello che abbiamo visto, quello in cui abbiamo voluto credere, fosse la più totale e gigantesca delle illusioni?
Un pollo ed una gallina. Un pollo ed una gallina inseriti in un mondo umano, dai colori sgargianti e dalle tonalità fiabesche. Animali che insieme ad amici, genitori e chi più ne ha più ne metta, vivono le più fantastiche ed incredibili delle avventure.
Esilaranti avventure di un pollo ed una gallina, che grazie ai loro simpatici amici, ed alle più divertenti delle situazioni, riescono sempre a strappare un sorriso.
Ma é veramente così?
Mucca e pollo, Cow&Chicken, Vaca y Pollito; qualunque sia il nome con cui avete guardato questo cartone animato, sono sicuro che almeno una volta, anche solo una, vi siate fermati a pensare quanto le loro avventure potessero essere in fondo, malsane, strane e se guardate con occhio critico, horror.
Sebbene mucca e pollo vivano in una casa normalissima, più volte vengono mandati in luoghi che forse, sarebbero più consoni ad animali da fattoria quali essi sono.
Abbiamo infatti visto fattorie, campagne, campi, e… mattatoi.
Come dimenticare la puntata in cui i polli, compagni di Pollo, vengono uccisi? Il sadico “datore di lavoro” del volatile che felice, cerca di uccidere l’animale per venderne la carne.
Abbiamo ancora l’episodio in cui mucca viene trattata come vacca da latte, e spremuta fino quasi a morire.
Ambienti molto più brutali rispetto alla tranquillità della casa in città, ma sicuramente, più consoni ad animali da fattoria.
E se effettivamente, i luoghi reali, quelli dove i protagonisti sapessero quale destino gli attenda, fossero questi? Ambienti costruiti appositamente per lo sfruttamento dell’animale, fino a raggiungere il fine ultimo per cui la bestia viene accudita?
Il macellamento.
Se i due animali, inconsciamente consapevoli del loro destino, avessero elaborato un costrutto mentale, al fine d’evitare una lunga e triste esistenza basata principalmente sull’attesa d’essere uccisi?
La casa, i genitori, il diavolo, gli amici. Tutto finto.
Abbiamo le due figure “paterne”, che in ogni episodio fanno la loro comparsa, ma puntualmente evitano di aiutare i due “figli” o di, persino, mettersi completamente in mostra: nessuno ha mai visto le figure superiori dei due genitori. Neanche Mucca&Pollo sembrerebbe.
Ma voi guardereste in viso, chi vi ha cresciuto, ma che sapete prima o poi sarà il vostro carnefice?
La non accettazione del futuro che gli attende, ha fatto si che i due animali, abbiano rimosso il viso dei genitori, separando inconsciamente il genitore dal carnefice.
In psicologia si chiama rimozione.
Ne abbiamo la prova quando i due protagonisti tirano fuori dall’armadio le due parti superiori dei genitori: l’armadio altri non è che una metafora che rappresenta la psiche dei due protagonisti, con le figure paterne abilmente nascoste all’interno di essa.
Per sopperire ad una sofferenza psichica così grande, per non impazzire, il cervello di mucca e pollo ha modificato il proprio intorno.
Elemento che prova quanta sia la sofferenza psichica degli Animali, compare però nel cartone sotto forma di Diavolo.
Diavolo che puntualmente, strategicamente e subdolamente trae in inganno i protagonisti, e che il più delle volte, ha un rapporto di amicizia/fiducia con i genitori dei protagonisti.
Questa, altri non è che la proiezione della paura degli animali, della loro sofferenza.
Il diavolo è il male per anantomasia, ed il fatto che questi sia il più delle volte legato in qualche modo ai genitori, prova quanta sia la rabbia e la paura inconscia verso le figure “paterne” che i due provano. Una proiezione dei propri padri, una modifica dell’aspetto esteriore per far si che sia più facile accettare quanto il loro destino sia ingiusto.
Una chiamata inconsapevole della psiche di Mucca e Pollo, che gli avverte del male che incombe su di loro, trasfigurandoli in una figura più facile da odiare ed identificare come nemico.
Monito del loro destino è pollo smidollato.
Un pollo, loro cugino,che si trova impossibilitato a compiere qualsivoglia azione perché disossato. Allarmante é il fatto che il pollo sia loro “cugino”; di entrambi cioè, e non solo di Pollo come ci si aspetterebbe secondo logica.
Cresciuti probabilmente insieme, e poi ucciso davanti ai loro occhi, i due animali hanno elaborato il lutto in forma patologica, assegnando al pollo una vita post mortem, e la denominazione cugino, perché cresciuto insieme a loro.
Da notare sono le puntate in cui pollo smidollato compare: tutti episodi legati in qualche modo al diavolo, a gesta pericolose, o di rimando a figure genitoriali come donne adulte, od autoritarie, come poliziotti.
Cornice in tutta la vicenda, l’incontro con la cugina di mucca, la “Scrofa”.
In questo episodio possiamo vedere come su domanda di Mucca, la cugina mostri il proprio tatuaggio: a chiare lettere sul braccio della scrofa, compare la dicitura “carne suina americana“.
Il destino di Scrofa è a quanto pare deciso, ed infatti non comparirà mai più in nessuna puntata.
Mucca e Pollo sono destinati a morire, e lo sanno. Tutto quello che vedono, sentono o di cui parlano, è una menzogna. Il loro cervello stanco, il loro corpo stressato, ha elaborato un mondo diverso, più colorato e facile; più “giusto” e a misura d’animale: ma essi sanno la verità, sebbene preferiscano ignorarla.
Mucca e Pollo è quindi la storia di due condannati a morte, che pur di non ammettere quello che gli aspetta, e quanto male possano fare dei genitori, decidono di crearsi un mondo alternativo dove vivere in pace, in attesa della loro esecuzione.
P.S. Ragazzi non drogatevi! Il frutto di questo racconto è nato da uno stato alcolico non indifferente, indotto da birra scadente spagnola.
Non scrivete certe cose! Amatevi!